Dalla polvere da sparo alla realtà aumentata: Bacon e Cook teorici del progresso

Nel 1620 Francis Bacon scriveva che le tre invenzioni che avevano determinato il passaggio all’epoca moderna fossero la stampa, la polvere da sparo e la bussola.

Oggi potremmo dire che i tre elementi che hanno che hanno rivoluzionato la società negli ultimi anni sono la velocità di calcolo dei computer (power of computing), l’accessibilità dei dati (cloud) e infine la somma dei due all’interno di un dispositivo mobile come il telefono.

L’affermazione di Bacon contenuta nel Novum Organum ci fa capire come anche quattro secoli fa l’idea di progresso fosse strettamente collegata all’idea di scoperta tecnologica: la tecnologia ha sempre giocato un ruolo fondamentale in relazione alle rivoluzioni. Anche se con risvolti molto diversi, i tre elementi che hanno rivoluzionato la vita di oggi sono tanto rilevanti quanto i tre cambiamenti vissuti da un uomo medievale all’epoca in cui fu inventata la stampa.

Per quanto riguarda l’oggi, i tre cambiamenti epocali che abbiamo descritto rappresentano la tempesta perfetta che ha portato ad una nuova epoca storica: l’età dell’interazione assistita. Questa è dominata da tre principali agenti: dagli smartphone, dall’intelligenza artificiale e dall’uso della voce. La relazione che intercorre tra l’uomo (voce) e la macchina (intelligenza artificiale) attraverso un medium (smartphone) si può capire meglio risalendo all’origine greca della parola macchina (machana): il significato originale risiede nel verbo aumentare, accrescere. Questa etimologia ci porta subito alla mente tutta la galassia di termini inglesi che si riferiscono alla augmented reality (AR), che fanno capo a questa concezione della relazione uomo-macchina: la macchina è per l’uomo uno strumento con cui egli può aumentare le proprie capacità.

Oggi l’AR è diventata molto più che un semplice potenziamento dell’uomo e sta assumendo i caratteri di una dimensione umana parallela. La realtà aumentata è infatti in grado di modificare le percezioni visive e uditive dell’uomo, dandogli la possibilità di esperire una realtà parallela a quella del qui e ora. Questa nuova realtà è destinata a diventare parte della nostra vita al punto che Tim Cook (CEO di Apple) già nel 2016 affermava riguardo alla AR che essa è destinata a diventare un’abitudine «almost like eating three meals a day. It will become that much a part of you [...] and we will wonder […] how we ever lived without it. Like we wonder how we lived without our phone today».

Con l’impiego di macchine sempre più sofisticate e medium sempre più intelligenti, il potenziamento delle facoltà umane sembra assumere la forma di una parabola infinita che tende ad allontanarsi sempre più dall’asse umano, verso una realtà nuova che rischia di non includere più l’uomo nella sua infinita evoluzione.

Ma può davvero questa parabola estendersi all’infinito?

Fonti

https://www.businessinsider.com/apple-ceo-tim-cook-explains-augmented-reality-2016-10?IR=T

Paolo Rossi, I filosofi e le macchine, 1400-1700, Feltrinelli, Milano 2002.

by Costanza Leuzzi